L'arrivo di Diana

... un atterraggio molto speciale!

Mi sono sempre piaciuti i bambini, fin da piccola, ma il pensiero di diventare mamma non mi aveva mai sfiorato prima di conoscere mio marito.

Ci siamo sposati nel settembre del 2014 e dopo due settimane abbiamo concepito nostra figlia: sapevo che sarebbe stata una bambina ancora prima di decidere di averne una. Non so spiegare perché, ma è così...una sensazione che parte da dentro e che, come sempre, si rivela veritiera.

Ho avuto il sospetto di essere incinta durante il viaggio di nozze, ma la conferma è arrivata con il classico test di gravidanza comprato in farmacia...una gravidanza di oltre tre settimane.

Inizialmente non mi capacitavo di quanto stesse avvenendo, non percepivo il cambiamento.

Ho avuto la fortuna di vivere una gravidanza senza fastidi già dal primo momento: niente nausee, niente voglie strane (solo una propensione per i carboidrati che non ho mai avuto), nessun dolore; persino i miei soliti mal di testa erano spariti.

I primi mesi sono trascorsi in un lampo, con la pancia che lievitava di giorno in giorno e con la voglia di vedere la mia "nocciolina" crescere dentro di me, attraverso le ecografie di controllo.

Poi è arrivato il momento di iscriversi al corso preparto: una tappa quasi obbligatoria per tutte le primipare.

E' stato allora che ho incontrato Sara, la responsabile del corso, nonché Doula...che nome e che ruolo insolito per me: non ho capito subito in cosa consistesse il ruolo di Doula, ma per alcuni aspetti mi ha incuriosito ed intrigata.

Sara collaborava con l'Ostetrica del corso, anche lei Sara...e io sin dall'inizio desideravo essere seguita durante il travaglio in casa ed il parto in ospedale, per non essere presa dal panico nel momento più impegnativo della mia vita.

Ho chiesto la loro assistenza da subito, nonostante la mia poca conoscenza del ruolo della Doula, ma che allo stesso trempo mi incuriosiva molto.

Solo più tardi avrei capito l'importanza di avere qualcuno come Sara vicino.

Con la mia Doula i giorni sono trascorsi in maniera piacevole: ho potuto vivere esperienze divertenti e rilassanti. Insieme abbiamo parlato di ciò che mi aspettavo dal parto, di come avrei pensato di vivere il momento; abbiamo fatto il belly   casting (il calco della mia pancia); lei mi aiutato a rilassarmi e tra massaggi, coccole e tisane, ci siamo preparate al momento del   dolore con divertenti simulazioni e l'uso della voce, che alla fine si sono rivelate utilissime!

E poi...una mattina, verso le 5:30 persi parte del tappo mucoso. Scrissi a Sara che con mia sorpresa mi rispose subito, perché si   era svegliata di soprassalto senza sapere il motivo: tra noi si era creata una grande sintonia.

Il prodromico è iniziato quasi subito e, se pur con irregolarità, sono iniziate le prime piccole contrazioni: Sara Doula e Sara   Ostetrica sono passate a trovarmi in mattinata ma non potevano immaginare che la mia piccola avesse così tanta voglia di   uscire...

Sono rimasta sola per qualche ora finchè, nel primo pomeriggio, le contrazioni si sono fatte un più dolorose e più frequenti: ho   chiamato Sara Doula che è arrivata subito a casa mia e da lì è iniziato tutto: contrazioni sempre più forti, continuo cambio di posizioni, frequenza più ravvicinata. Il travaglio era iniziato, ed è arrivata l'Ostetrica.

Tutti parlano dei dolori del parto facendo intendere che l'espulsione sia il momento peggiore: in realtà per me è stato il travaglio il momento più forte ed impegnativo: Le contrazioni che raggiungono l'apice (e il desiderio che finiscano in fretta), sentire il proprio bimbo che si gira e si prepara ad uscire...

Paura e dolore: questo è ciò che ho provato in quel momento. Paura di non farcela a resistere, paura di non sopportare il dolore fino alla fine: ma Sara è rimasta al mio fianco, mi ha accompagnato in ogni contrazione, aiutandomi a respirare, a placare il dolore, a sorreggermi nelle posizioni più scomode.

Ho trascorso le ore (fortunatamente poche) di travaglio in piedi e in ginocchio, appoggiata ad un pouff...e la mia Doula
sempre con me.

Dopo una contrazione molto forte mia figlia ha deciso di venire al mondo, ma io avevo deciso di partorire in Ospedale, quindi, nonostante la mia Ostetrica mi avesse rassicurata sul andamento fisiologico (seppur precipitoso) del mio travaglio, decisi di andare: Sara Ostetrica mi ha aiutato a non spingere, anche se la testa già si faceva sentire e come in un film siamo uscite di corsa: un taxi, con cui mi ero già accordata, ci aspettava in strada ma, mentre ci si preparava ad entrare, è arrivata un'altra contrazione... salire in auto e respirare con il diaframma per non forzare troppo il bacino non è stato facile. In quel momento non ero molto consapevole di ciò che stava accadendo intorno a me: volevo solo spingere e far nascere la mia bambina.

In 7 minuti siamo arrivate in ospedale (ovviamente non quello scelto con tanta cura durante la gravidanza, ma il più vicino data la velocità con cui tutto stava succedendo) e, dopo aver fatto capire alle infermiere l'urgenza del caso, sono stata trasportata in sala parto sul lettino del pronto soccorso accompagnata dalla mia Ostetrica.

La mia Doula si è occupata dell'accettazione e di tutto ciò che poteva essere, in quel momento, solo un fastidio per me. Io non pensavo ad altro che partorire.

Non c'è stato nemmeno il tempo di trasferirmi sulla branda della sala parto: due spinte e la piccola Diana è venuta al mondo, ancora avvolta nel suo sacco amniotico che è rimasto integro. La mia bimba è nata con la camicia... Mio marito è arrivato giusto in tempo per vederla nascere.

Dopo tutto il trambusto ho ripreso coscienza di ciò che era e stava accadendo e mi sono resa conto che senza la mia Doula la gravidanza e il parto non sarebbero stati la stessa cosa. Non sarei mai riuscita a rilassarmi fino in fondo, avrei avuto paura di affrontare un travaglio così veloce ed intenso da sola o con qualcun altro (mio marito o mia madre si sarebbero probabilmente fatti travolgere dalle emozioni).

Non lo avrei mai pensato, ma Sara è stata accanto a me in una modalità così speciale, che da sola un'Ostetrica non avrebbe potuto fare, e sono molto contenta di aver vissuto quest'esperienza con lei.

Per la mia piccola Diana lei sarà sempre la zia Doula.